i segnali DELLA linea elettrica di alimentazione

I contenuti della pagina sono aggiornati al 09.02.2014.

Individuazione delle Zone TE di stazione

L'alimentazione della linea aerea sulle linee tradizionali FS è di regola a 3.000 V nominali in corrente continua. Questa tensione può variare a seconda che ci si avvicini o meno ai punti di alimentazione della stessa (3600 V=) e al carico in quel momento presente (numero di locomotori a trazione elettrica in circolazione). Il valore minimo ammesso è di 2.000 V=.

Sulle linee ad AC/AV la tensione di alimentazione nominale è di 25.000 V in corrente alternata.

Quanto di seguito riportato vale specificatamente per le linee tradizionali alimentate a 3kV = salvo non diversamente indicato.

L'alimentazione avviene tramite delle "sottostazioni elettriche" o SSE che provvedono a trasformare la corrente industriale (portata da elettrodotti primari di Terna o RFI) e a raddrizzarla (trasformarla in corrente continua).

Nelle linee a doppio binario, i due binari vengono alimentati separatamente.

In stazione l'alimentazione avviene normalmente tramite la linea eccetto che nelle stazioni ove sono presenti le SSE nel tal caso l'alimentazione avviene direttamente dalla SSE.

Nelle stazioni, specie quelle medie e grandi, l'alimentazione di vari gruppi di binari avviene separatamente. Ogni gruppo di binari isolabile elettricamente dai gruppi limitrofi costituisce una "zona TE". Le zone sono individuate da colori o colori e numeri che sono riportati nei bracci orizzontali di sostegno della linea di contatto ovvero in apposite tabelle appese a tali bracci di sostegno.

Il binario di corsa "dispari" e i binari collegati elettricamente a questo sono normalmente individuati dalla zona TE "VERDE", il binario "pari" dalla zona TE "ROSSA".

Altri gruppi di binari possono essere individuati da altri colori (BLU, MARRONE, CELESTE, ARANCIO, VIOLA o da colori e numeri CELESTE 2, VIOLA 1, ecc.).
La zona "GIALLA" è di solito riservata ai binari di scalo dove avviene il carico e lo scarico delle merci.

Nei nuovi impianti, e soprattutto nelle linee banalizzate, si utilizza un diverso sistema di colorazione. Ciascun binario di corsa è diviso in due zone di alimentazione all'incirca all'altezza del fabbricato viaggiatori della stazione.

Per il binario di corsa dispari si utilizza il colore "CELESTE" e "CELESTE/BIANCO", per il pari "MARRONE/BIANCO" e "MARRONE". Le zone derivate da ciascun binario sono individuate da due colori di cui uno coincidente con quello del binario di corsa. Ad esempio la zona derivata dalla "CELESTE" è denominata "CELESTE/GIALLO", ecc.

 

Nel disegno sottostante possiamo vedere un esempio di zone TE di stazione. Sono riconoscibili le zone "ROSSA 1", "ROSSA 2", "VERDE 1", "VERDE 2", "CELESTE" e "ARANCIO". I binari disegnati in "nero" sono senza linea TE.

Esempio di sezionamento zone TE di stazione

 

Le zone suddette sono alimentate direttamente dai fili provenienti dalla linea afferente alla stazione o dalla SSE oppure in derivazione dalle altre zone limitrofe. Ad esempio la zona "VERDE 2" è alimentata dal cavo proveniente dal binario dispari di linea e/o dalla zona "VERDE 1". Pertanto una contemporanea disalimentazione del binario dispari di linea e della zona "VERDE 1" comporta anche una disalimentazione della zona "VERDE 2".

In caso di disalimentazione di una zona per lavori, la stessa deve essere messa a terra mediante due "fioretti di cortocircuito" applicati fra il cavo della linea TE e la rotaia sottostante nella parte "messa a terra" della stessa.
In linea entrambi le rotaie costituiscono il "ritorno" della corrente di trazione verso la SSE (salvo l'esistenza di c.d.b. speciali non di Blocco Automatico).
In stazione ed in presenza di c.d.b. speciali di linea, solo una delle due rotaie costituisce il "ritorno" della corrente di stazione. Questa rotaia è detta "messa a terra" ed è individuabile tramite i "picchetti di termine c.d.b." dal lato giallo degli stessi.
I fioretti devono essere mantenuti fino al termine dei lavori e rimossi solo immediatamente prima di far ridare tensione. Le richieste di tolta tensione e di rialimentazione devono essere rivolte sempre alla SSE di giurisdizione.

 

La zona TE "GIALLA" costituisce un caso particolare in quanto interessa binari di scalo pubblico.

La tolta tensione della stessa porta automaticamente alla messa a terra del cavo di alimentazione della linea TE.

La separazione fra le varie zone TE avviene mediante "legni di sezione".

Sezionatore in caucciù a spazio d'aria

Questi sono costituiti da parti di gomma o caucciù ove sono attaccati alle due estremità i cavi delle zone TE limitrofe. I cavi stessi proseguono per un tratto parallelo ai lati del sezionatore in modo da assicurare la continuità di alimentazione di un pantografo che passa sotto l'isolatore. Ovviamente, al passaggio del pantografo le due zone vengono temporaneamente messe in collegamento.

Alcune zone possono essere isolate mediante "spazio d'aria" ovvero i cavi di due diverse zone di alimentazione si avvicinano, senza mai toccarsi o essere comunque uniti anche mediante isolatori, in modo tale che il pantografo, passando sotto di essi, li tocchi contemporaneamente.

 

I portali TE

Per separare elettricamente le linee aeree elettriche (linee TE) della stazione da quelle di linea, all'inizio della stazione, subito dopo i segnali di protezione, vengono posti due "portali" metallici dove le due condutture elettriche di contatto dei pantografi corrono, per un certo tratto, parallelamente ma senza toccarsi (sezionamento a spazio d'aria). Ovviamente il passaggio di un pantografo mette in collegamento elettrico le due condutture.

In determinati casi (guasti, lavori di manutenzione, ecc.) occorre che i treni percorrano tale tratto (di norma di 80 o 160 metri) a pantografi abbassati procedendo per inerzia. Per tale motivo è necessario individuare con chiarezza tali portali mediante delle tavole poste sui portali stessi.

 

 

 

  I segnali della trazione elettrica

In determinati punti della linea elettrica può essere necessario ordinare al macchinista di abbassare i pantografi (o "archetti" o "trolley") per presenza di posti di cambio tensione (linee ad AC/AV), di un isolatore particolare, di un tratto difettoso o per termine della linea elettrica.
Tali punti sono individuati dal seguente segnale posto a 50 metri dall'inizio del tratto da percorrere a pantografi abbassati.

segnale di abbassamento pantografi

Tale segnale, specie se posto in piena linea o sui binari di corsa delle stazioni, è preceduto ad almeno 500 metri dal segnale di preavviso.

segnale di preavviso di abbassamento pantografi

Il termine del tratto da percorrere a pantografi abbassati è segnalato dal seguente segnale.

segnale di alzamento pantografi  

Se il tratto da percorrere a pantografi abbassati è fra due sezioni di linea alimentate con tensioni differenti (linee ad AC/AV), il segnale di abbassamento archetti è integrato da una tabella indicante la nuova tensione nel tratto a valle.

segnale di alzamento pantografi in ingresso su linea AC/AV a 25 kV~ (POC)             segnale di alzamento pantografi in uscita da linea AC/AV su 3kV= (POC)

I posti di cambio tensione sono indicati nell'orario di servizio (FL).

Sulle linee ad AC/AV i segnali di alzamento ed abbassamento archetti sono di dimensioni maggiori rispetto a quelli utilizzati nelle altre linee.

 

sequenza di segnalamento di abbassamento pantografi
Abbassamento pantografi notificato ai treni

 

abbassamento pantografi improvviso
Abbassamento pantografi improvviso non ancora notificato ai treni

 

Alcuni tratti della linea elettrica possono essere isolati elettricamente e non alimentati in maniera permanente in particolare quando si deve separare alimentazioni elettriche di diverse amministrazioni ferroviarie (stazioni in comune con linee ferroviarie concesse o stazioni di confine in comune con reti ferroviarie estere). Qualora la tensione utilizzata sia sempre la stessa e gli isolatori utilizzati permettano il passaggio del pantografo in presa, in questi tratti non occorre che il macchinista abbassi i pantografi ma solo che disinserisca i carichi del locomotore (motori, compressori, ecc.).
Tali tratti sono preceduti dal segnale di inizio tratto neutro (i segnali con le frecce sono posti in precedenza a scambi e indicano la direzione interessata al tratto neutro).

inizio tratto neutro    inizio tratto neutro su deviata a sinistra    inizio tratto neutro su deviata a destra

 

La termine del tratto neutro è indicata dal seguente segnale.

fine tratto neutro

 

segnalazione di tratto neutro
Esempio di segnalazione di un tratto neutro

Il segnale di inizio tratto neutro non è di norma preceduto da segnale di preavviso.

Sulle linee ad AC/AV sono previsti tratti neutri per separare tratti di linea con fasi differenti. I posti di cambio fase sono indicati nell'orario di servizio (FL). Il relativo segnale di inizio tratto neutro è preceduto a distanza non inferiore a 500 metri dallo speciale segnale di preavviso

preavviso di tratto neutro su linee AC/AV (PCF)

I segnali dei tatti neutri sono più grandi di quelli utilizzati nelle linee classiche.

 

SEGNALI DI INDIVIDUAZIONE DEI portali TE

Per l'individuazione, i portali sono numerati progressivamente da 1 a 4 ovvero: 1 e 2 sono i due portali incontrati dal treno entrando nella stazione, 3 e 4 sono i due portali incontrati in uscita. Pertanto il portale 1 viene chiamato 4 per i treni che percorrono la linea in senso inverso, e così via.

segnalazione per portali TE

 

Nelle stazioni poste all'uscita di una galleria, la parete della galleria stessa può fare da sostegno alle condutture della linea TE e pertanto costituisce un portale. In questo caso la parete della galleria è pitturata con un bordo bianco e nero.

segnalazione di finti portali TE

 

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